Qui c’è la lotta fredda di un uomo che non si salverà. Qui la forza fisica finisce, niente più muscoli, nessun coraggio nell’azione, solo la virtù dell’animo umano.
Qui si deve solo essere capaci di morire.

Salirai all’Olimpo su un carro di fuoco attraverso le vertiginose orbite del cosmo e raggiungerai la dimora senza tempo della luce eterea, che abbandonasti per entrare nel corpo di un mortale.

Noi riporteremo l’aquila al forte e quella sarà la nostra vittoria, la nostra forza che echeggerà per sempre in questa vallata nei secoli a venire e che metterà in guardia qualsiasi uomo che vorrà sfidare i figli di Roma.

Ti comporterai da romano e da uomo,  forte con te stesso e duro con gli altri. Ordinerai e così dovrà essere fatto. Senza paura e senza mezze misure, compagna solo la tua ragione.

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Il tuo stesso grado ti imporrà la solitudine che sarà per il tuo spirito come lo é il cibo per il corpo.Tu sei e sarai solo un concetto soprannaturale che non esiste in nessun’altra cultura. Tu sarai Centurio

L’imperatore mi ha autorizzato a comunicarti che la tua sentenza è già stata emessa. Il fatto d essere qui di persona a prelevarti è un piacere personale che mi ha concesso il nostro amatissimo Augusto. Il viaggio è stato lungo, ma ne valeva la pena.

Io scelgo il tempo qui! Io decido chi mangia e chi no! Io stabilisco chi può dormire e chi no e ho fatto in modo che i miei affrontino forti e riposati uomini stanchi e con le gambe molli! Io scelgo chi vive e chi muore!

Noi non siamo in cento, siamo milioni, noi non siamo uomini, noi siamo un concetto, un’istituzione e di conseguenza siamo immortali. Noi siamo i legionari di Cesare!

Guardate i vostri fratelli intorno a voi e ditemi cosa vedete. Ditemi se vedete uomini impauriti dalla furia mortale che ha smembrato le nostre file oggi. Ditemelo, perché io non riesco a vedere nulla di tutto questo,  perché io vedo dei legionari.