Decade
Il 5 dicembre 2015 é ricorso il decimo anniversario dell’uscita de L’Aquilifero, il libro che ha cambiato la mia vita.
Scritto con la sola regola della passione e dell’immaginazione, l’Aquilifero ha fatto emozionare e sognare migliaia di persone ed é andato lontano, attraversando le Alpi per raggiungere la Spagna e da li spiccare il volo attraverso l’oceano, per portare parte del nostro passato in Messico, Argentina, Uruguay, Venezuela, Cile, Perù.
Grazie alla sua magia sono stati scritti altri libri e sono stati fatti altri viaggi, tra alti e bassi di un decennio che non ha risparmiato lavoro, grandi emozioni e anche qualche pungente delusione. Del resto, questa é la vita, che non é solo ciò che facciamo o ciò che abbiamo, ma é anche quello che non abbiamo. È assenza, é mancanza é una forza che ci guida e ci frena tra delusioni, passioni, ispirazioni e soddisfazioni. È anche ciò che non abbiamo capito, é ciò che abbiamo provato ed é anche quello che non riusciamo più a provare.
Comunque sia andata, quello passato é stato per me un decennio eccezionale, che é stato celebrato nella suggestiva cornice della Caserma De Cristoforis di Como con le persone che hanno contribuito, nei più svariati modi, al battito di ali di questo sogno.
Per una sera, la frenesia della vita, che la rivoluzione tecnologica ha trasformato in una folle corsa, per portarci poi chissà dove, é stata fermata per rivivere insieme questi dieci anni, in una dimensione dove la percezione del tempo é svanita, portando la nostra mente a non misurare più i giorni, i mesi o gli anni, ma solo le emozioni.
Anche in questa occasione, come in tutte quelle importanti che hanno segnato il mio percorso, l’amico di sempre, Angelo Guarracino, ha voluto creare un video che ripercorresse simbolicamente i momenti e le riflessioni di questi dieci anni. Sue le immagini e il montaggio strepitoso di questa corsa, mio il testo e la voce narrante che vi condurrà in questo viaggio che é stato intrapreso sin dall’inizio con un unico bagaglio: la passione.
Grazie a tutti quelli che c’erano, a tutti quelli che avrebbero voluto esserci e a quelli che ci saranno, chissà quando, chissà dove.
Massimiliano Colombo