TODO LITERATURA – CENTURIO

La primissima recensione su Centurio arriva da Todo Literatura un mese prima dell’uscita del libro e non posso che esserne fiero. Ne riporto i passi più significativi ringraziando fin d’ora il curatore Javier Velasco Oliaga:
“Centurio” è il quarto romanzo dello scrittore italiano Massimiliano Colombo. Il romanzo è ambientato negli anni ’80. a.C. quando il giovane Caio Emilio Rufo ha diciassette anni e si arruola come legionario seguendo le orme di suo padre morto in battaglia. Il destino lo porta in Spagna dove tra le legioni fedeli a Roma che combattono il ribelle Sertorio noto come il nuovo Annibale.
Il romanzo è il prequel di “La Legione degli immortali”, il primo romanzo pubblicato Colombo. Tale è stato il successo di questo personaggio in quel libro che l’autore non ha potuto resistere alla tentazione di scrivere degli inizi della carriera del famoso centurione Caio Emilio Rufo e della sua vita tortuosa e vibrante. Ora, siamo abituati a tanti prequel, sequel ma in questo caso l’autore di Bergamo non è solo riuscito a mantenere la qualità dei suoi primi lavori, ma l’ha superata dimostrando di saper scrivere sempre in maniera sempre più efficace e profonda.
Massimiliano Colombo non è uno scrittore a tempo pieno, divide il suo tempo tra il lavoro in banca, la sua famiglia e la scrittura. Scrive nelle pause pranzo, sul treno che lo porta a casa a Como e nei fine settimana, rubando il tempo al sonno e al riposo. Tuttavia, a leggere quello che scrive, nessuno direbbe che non è un professionista del mestiere.
Il libro è pieno di strategie militari dell’epoca e le battaglie narrate sono piene di dettagli insoliti e mai noiosi, anzi, al contrario gli scontri combattuti da Sertorio sono descritti con un rigore storico che risulta piacevole e intrigante da leggere.
Ma la bellezza del libro non è solo in quelle descrizioni. La storia ha molti più elementi e racconta di una bella e struggente storia d’amore adolescenziale unita alla storia di crescita del protagonista. L’accuratezza con cui viene raccontata la sua formazione, il suo rapporto con amici nemici, portano il lettore a schierarsi per questo giovane legionario che deve sopportare gli insulti e umiliazioni del suo centurione.
Per raccontare la storia, Massimiliano Colombo, usa un narratore onnisciente che rimane in ogni momento accanto a Emilio. Utilizza anche la prima persona nelle lettere che il suo centurione Ursiano manda sua madre e che da un certo momento viene sostituito da pensieri di Lavinia, la prediletta di Emilio. Queste lettere ci danno una dimensione diversa della storia, un contrappunto agli eventi descritti modo onnisciente, guardando in una dimensione personale i motivi delle azioni dei protagonisti.
Massimiliano Colombo è un grande conoscitore della storia di Roma e delle sue tattiche militari, cosa che si riflette in tutto il romanzo, ma è anche e soprattutto un grande narratore della condizione umana. Influenzato dal pensiero greco, l’autore mostra il lato umano e quello più disumano nel mondo: la crudeltà della guerra.
Siamo quindi di fronte ad un romanzo che ti afferra dalle prime pagine. Profondamente umano, spietato e crudele, in cui nemmeno il protagonista stesso si salva. Colombo ha seguito rigorosamente fatti storici, ma adorna la sua storia con numerosi personaggi di fantasia che hanno lo scopo di portare il lettore a godere di un romanzo appassionante.
Un altro sicuro successo di questa grande conoscitore della storia militare di Roma.
Javier Velasco Oliaga – Todo Literatura