17 Set

LIBRIERECENSIONI.COM – STIRPE DI EROI

Con Stirpe di eroi Colombo ci porta indietro nel passato a Roma nel 295 a. C., dove la città eterna non ancora al massimo splendore, si trova a dover affrontare l’ennesima minaccia: l’unione delle tribù ostili che la circondano, che la vogliono a ferro e fuoco.
Innegabile la capacità comunicativa dell’autore, che trasforma il romanzo in una vera macchina del tempo. Una scrittura così vivida che fa sentire, percepire, vivere, le scene narrate; sentire i suoni, gli odori e gli stati d’animo.
Personaggi che oltre ad essere soldati sono uomini, con affetti, famiglie, lavori e prima di essere uomini sono figli di Roma, anzi sono Roma. L’attaccamento all’Urbe, alla patria, è totale, ciò che si è disposti a fare arriva all’estremo sacrificio, una frase lo dimostra: “Noi siamo qui per vincere o per morire”.
Profondi, costruiti a 360°, tutti gli interpreti di questo libro entrano sotto la pelle, si vive e si lotta con loro, si combatte, si muore.
La trama racconta la storia da tutti i punti di vista: quello dei romani, degli etruschi, dei sanniti, dei senoni, degli umbri. Mettendo il lettore di fronte a diverse realtà. Usi, costumi che non sono poi così diversi in questi popoli guerrieri. Gli intenti, le astuzie, le crudeltà, i tradimenti, ingredienti che fanno di Stirpe di eroi un romanzo epico, che fa sussultare, parteggiare, in un vortice di azione. Ogni lettore troverà un personaggio con il quale nascerà un affinità profonda che renderà intensa questa esperienza letteraria.
Colpisce l’orgoglio con il quale si porta in alto la tribù di appartenenza, una fierezza che al giorno d’oggi va scemando sempre più. Un insegnamento, un’esortazione ad essere fieri della nostra nazione, proprio come lo erano i nostri antenati della loro città.
Stirpe di eroi è un romanzo avvincente, consigliato a tutti gli amanti della narrativa storica, che potranno apprezzare le accurate ricostruzioni, unite alle avvincenti azioni narrate.
Intenso, forte, fatto di coraggio e sangue, fatto di uomini, fatto di eroi.
(Tatiana Vanini)

17 Set

LA STAMBERGA D’INCHIOSTRO REVIEW

Quinto Fabio Massimo Rulliano, dopo aver ricoperto per quattro volte la carica di console, onorando con tenacia gli incarichi assegnatigli dalla Repubblica, è richiamato dal Senato per affrontare una nuova minaccia. Sanniti, Etruschi, Galli Senoni e Umbri hanno stretto un patto di ferro e stanno riunendo uno sterminato esercito per assediare l’Urbe e cancellarla per sempre dalla Storia. Rulliano accetta l’incarico a una sola condizione: che al suo fianco sia nominato console Publio Decio Mure, un valoroso militare che ha ricoperto per tre volte la carica. I due consoli mettono in marcia le legioni per cercare di intercettare gli eserciti dei quattro popoli che si stanno coalizzando. Dovranno agire con astuzia se non vogliono ritrovarsi in trappola nella morsa dei nemici. Sanno entrambi che presto incontreranno il destino e sono pronti a tutto per lasciare il loro marchio indelebile su quella che passerà alla storia con il nome di “Battaglia delle Nazioni”.

Sicuramente uno dei motivi per andare in libreria oggi è per potersi accaparrare una copia di questo romanzo, Stirpe di eroi di Massimiliano Colombo. Leggendolo si ha come la sensazione di viaggiare indietro nel tempo e assistere in prima persona ai fatti narrati, come se la sua penna ci trascinasse indietro con le gesta dei legionari romani per mostrarci un secolo in cui la forza, la lungimiranza e l’onore erano le tre virtù che facevano di un uomo un romano.

Due anni e mezzo di lavoro per realizzare tutto questo, un lungo viaggio fra gli echi del passato alla scoperta di ciò che fu un tempo la repubblica romana, ma non in un momento qualsiasi, bensì in quello che l’ha lanciata sempre più in alto.

Con la sua prosa Colombo ci permette di sentire quel tempo sulla nostra pelle, come se potessimo chiudere gli occhi e respirare l’aria che c’era a Roma quella volta, come si potesse toccare con mano la pietra delle colonne e il clangore degli scudi. Ma ciò che ci racconta non è solo questo, infatti la sua storia ci permette di vedere più da vicino anche l’altro di Roma, quello che vede magistrati e soldati prepararsi per difendere la propria terra da uno scontro imminente, lasciandosi alle spalle la famiglia e gli affetti per tuffarsi in prima linea contro una muraglia fatta di carne, ferro e legno.

Questa è la Repubblica Romana al suo massimo splendore, la stessa che si è lasciata alle spalle la monarchia per permettere ad ogni cittadino di essere parte integrante del sistema. I nobili non erano più tali per nascita, ma per il merito conquistato svolgendo incarichi pubblici, dimostrandosi meritevoli di rappresentare il popolo alla cui guida ci sono i consoli che amministrano con saggezza la ricchezza dello stato.

Dietro le righe si nascondono gli occhi vigili di due importanti figure, Tito Livio e Seneca, che con le loro parole ispirano i discorsi dei personaggi, fomentandoli con il loro pensiero, due spiriti guida che hanno sussurrato all’orecchio dell’autore per regalare a noi lettori dei momenti pieni di solennità e orgoglio.

“Animo e civiltà vanno di pari passo, più è grande l’uno e maggiore deve essere l’altra. Più è grande l’animo degli uomini e maggiore è lo sforzo che viene loro richiesto.”

Non mancano infatti citazioni di questi grandi uomini del passato, in particolare di Seneca, che parla con la bocca di Rulliano per diffondere le sue parole e tramandarle ai posteri. In tutto questo è evidente la mole di lavoro che ha tenuto impegnato l’autore per più di due anni, perché per creare qualcosa di così vivido e tangibile bisogna applicarsi, pensare come un romano antico, vivere come lui e vestirne i panni.

Per riuscire a ricostruire il pensiero di uomini vissuti più di duemila anni fa è necessario un grande sforzo e una fantasia non comune, bisogna capire come ragionavano le persone in un’epoca lontana dalla nostra, che non ci appartiene, ma che ha gettato le fondamenta per quello che è il mondo attuale e che forse ha dimenticato la grandezza e l’importanza delle persone che hanno sacrificato sé stesse per proteggere la propria terra come se fosse la propria famiglia.

Le responsabilità di cui si caricano Rulliano e Publio Decio pesano come macigni sulle loro spalle, eppure il sangue non mente, quando si tratta di combattere per qualcosa che si ama, non si tirano indietro. Come se non bastasse l’autore ritaglia uno spazio a chi viene lasciato indietro, donne che soffrono in silenzio, attendendo che sia qualcuno, un estrano, a comunicare l’esito della guerra.

Oltre a raccontare importanti fatti storici, Colombo ci regala una Roma antica, ricca di fascino, il cui splendore viene percepito attraverso gli occhi dei suoi personaggi, che ogni volta che guardano l’orizzonte, gli edifici o semplicemente il cielo, sono orgogliosi di essere romani, di dare la vita per la loro patria e di fare di tutto pur di aiutarla.

Quello che viene fuori da questo romanzo è uno degli affreschi più dettagliati, emozionanti e avvicenti che questo autore è riuscito a dipingere con maestria.

17 Set

THE MAD OTTER – STIRPE DI EROI REVIEW

« E più gli uomini sono grandi e più è grande ciò che riescono a costruire. »

Quinto Fabio Massimo Rulliano è un uomo soddisfatto dalla propria vita, ma ormai stanco e desideroso di chiudersi a vita privata e godere appieno degli ultimi anni che gli rimangono. Non può sapere che i nemici di Roma si sono uniti per far fronte alla minaccia della città; sono infatti già pronti a tendere un attacco sanguinario volto a distruggere l’Impero, il popolo più forte e temuto dell’epoca.

L’ex console è costretto a far fronte al dovere e tornare a ricoprire il proprio ruolo, ormai cucito addosso da anni, al fianco di Publio Decio Mure, anche lui personaggio di spicco noto per le sue abilità in battaglia. Preparata la strategia, i soldati vengono mandati a sciogliere l’alleanza nemica con la forza bruta. Ancora non sanno che stanno andando incontro ad un evento che passerà letteralmente alla storia.

Questa è una materia difficile per me da trattare, perché per quanto mi piaccia e appassioni è sempre stata al contempo un tallone d’Achille che mi ha perseguitato per tanti anni. Riuscire ad entrare nel quotidiano dei personaggi mi è costata un’innegabile fatica, che Massimiliano Colombo è riuscito a farmi superare grazie ad uno stile di scrittura trainante e non prolisso. Non mancano certo parti descrittive che rallentano la narrazione, ma sono necessarie per la buona riuscita della storia. Questo è un elemento che fa capire quanto sia complesso scrivere un romanzo del genere, quanto studio ci voglia e quanto impegno bisogna impiegare per non trasformare un’opera d’intrattenimento in un testo scolastico volto a sciorinare punto per punto gli eventi storici focali trattati.

I personaggi costruiti dall’autore mostrano a chi legge non tanto la propria grandezza quanto le loro debolezze. Le decisioni che sono costretti a prendere fin da subito non sono da nulla e vivere passo per passo un evento storico anziché osservarlo dall’esterno, annesso l’epilogo, è un buon modo per interiorizzare situazioni lontane da noi ma umane, terrene, reali.

Gli eroi finiscono sempre per divenire miti, persone immutabili, ligie, con la soluzione a portata di mano. Ma spesso ci si dimentica dell’altra faccia della medaglia, quella che rivela le paure e i desideri più profondi ed inespressi. Ciò ricorda che un eroe è prima di tutto un essere umano.

Tensione, determinazione, rabbia e sconforto caratterizzano “Stirpe di Eroi” fin dal primo capitolo. Nonostante la fine segnata, si vuole comunque rimanere al fianco dei personaggi, per accompagnarli verso il proprio destino che può elevarli definitivamente o rovinarli drammaticamente.

Sono stata in grado di tendere una mano verso la Storia, e ne ho ricavato una lettura interessante e piacevole. Attendo la prossima occasione.

14 Set

REVIEW PARTY IL MONDO DI SOPRA

Da oggi in libreria è possibile trovare una nuova uscita targata Newton Compton: Stirpe di Eroi di Massimiliano Colombo.
Quando si tratta di romanzi storici si cammina sempre con i piedi di piombo per la paura di trovarsi di fronte ad un romanzo o troppo difficile da comprendere o che rischi di portare il lettore a distrarsi facilmente e a rischiare di chiudere il libro dopo poche pagine. Con Massimiliano Colombo tutto questo non succede, in quanto solo il suo nome è simbolo di garanzia per una lettura avvincente e coinvolgente nel romanzo storico.
Stirpe di Eroi diviene il romanzo storico forse migliore che l’autore abbia mai scritto. Massimiliano Colombo sembra quasi marchiare a fuoco ogni suo tratto e sembra lasciare traccia di sé ad ogni riga. Che un autore lasci una sua impronta nel suo stesso romanzo è normale, quasi scontato, eppure in Stirpe di Eroi sembra di sentir e di leggere la sua stessa anima.
Ci troviamo nella Roma Antica e ancora una volta la Repubblica ha bisogno del suo uomo e del suo onore. Quinto Fabio Massimo Rulliano deve comandare la cavalleria per sconfiggere dei nemici che alleati tra loro, sono pronti a tutto pur di vedere Roma sconfitta.
I Sanniti sono forse i nemici più crudeli da affrontare e l’eroe si ritroverà costretto a far delle scelte importanti per non perdere l’alleato al suo fianco che ha scelto lui stesso.
Massimiliano Colombo ci porta di fronte ad una guerra, forse la più importante, dove ogni scelta sembra legata dal destino e dal volere più alto. Nonostante si conosca il finale della storia, ci si troverà a divorare ogni pagina per arrivare velocemente alla parola fine e capire cosa succede. I personaggi sono pienamente descritti e nulla è lasciato al caso con il rischio di perdersi in altro. L’onore, il patto, il sangue, il tradimento tutto sembra marchiare a fuoco la nostra pelle e ad avere la sensazione di trovarci esattamente nella scena descritta.
L’autore ha la capacità di trasportarci in ogni pagina e nonostante la mole, dar voce ad ogni personaggio trovandoci ad amarli tutti.
La storia di Stirpe di Eroi è ampiamente descritta fino a farci respirare l’ansia e l’adrenalina che spesso si percepisce nella lettura di un thriller. Stirpe di Eroi non è solo un romanzo storico, è il romanzo storico per eccellenza che si ama per la sensazione di ritrovarci nel passato, per l’accuratezza dei dettagli e delle approfondite ricerche, per lo stile di scrittura che fluido e pieno scorre come un fiume in piena e non lascia vuoti.
 
Intenso, accattivante, in Stirpe di Eroi si respira la terra, si respira l’odore acre del sangue, si ascoltano le voci di uomini feriti e nonostante tutto pronti a combattere fino all’ultimo respiro per la propria terra. Vince chi combatte, chi si rialza, vince chi ascolta il rumore della battaglia, vince chi nel buio trova la sua luce, vince l’onore.
27 Giu

MILANO SCALE MODEL 2018

Poteva mancare Centurio al Milano Scale Model?
Dopo anni di assenza dai concorsi modellistici sono tornato finalmente al primo grande amore della vita: i soldatini. Vi ho passato una serata bellissima in una atmosfera davvero suggestiva e mi prenoto per il prossimo sin d’ora. Grazie ancora agli amici del Mediolanum Modelling Club, in particolare a Maurizio Frigerio e Daniele Pascali e a tutti gli amici dell’AMIS. Un abbraccio anche a Fabio Nunnari che ho visto dopo tanto tempo insieme a tutti gli altri amici di vecchia data che ho incontrato. Milano Scale Model è un concorso di modellismo statico con cadenza biennale, organizzato dai due club milanesi, AMIS (Associazione Milanese di Uniformologia, del Soldatino e del Figurino Storico) e MMC (Mediolanum Modelling Club). È un’occasione unica per vedere qualcosa di straordinario nella nostra Milano.

27 Giu

LA LIBRERIA MILITARE

Con immenso onore ho parlato dei miei lavori nel tempio della letteratura militare italiana. Angelo L. Pirocchi è stato il primo ad apprezzare e promuovere L’Aquilifero nel 2006 e grazie anche al suo contributo abbiamo potuto incontrarci di nuovo qui, dove tutto è iniziato. Una serata speciale, di quelle che non si dimenticano.

Grazie di tutto Libreria Militare.


16 Apr

OLGIATE CULT FESTIVAL

13 Aprile 2018, bellissima serata al Centro Congressi Medioevo di Olgiate Comasco con vecchi e nuovi amici. La storia continua e se continua così non posso che esserne felice. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e grazie all’organizzazione del Circolo Dialogo e al suo disponibilissimo segretario, Dott. Roberto Crimeni. Spero di tornare a raccontare nuove storie in questo strepitoso centro congressi.

 

27 Mar

ARMI & BAGAGLI 2018 “EPICO”

Armi & Bagagli 2018 è stata molto più che una fiera per me, è stato un tuffo nel passato e al tempo stesso un significativo passo nel futuro. È stato bellissimo rivedere vecchi amici e passare qualche istante con loro. Ecco qui qualche ricordo di quei momenti. Grazie ai miei inseparabili compari Angelo Guarracino e Andrea Giannetti, siete unici e insostituibili e grazie anche a Cesare Rusalen e Barbara Bolzoni che mi hanno regalato questa nuova pagina del meraviglioso libro della mia vita.
12 Mar

CENTURIO A TEMPO DI LIBRI

Si è svolta dall’8 al 12 marzo 2018 la Fiera internazionale dell’editoria a Fieramilanocity ed è stato un successo di pubblico. Il bilancio di questa seconda edizione di Tempo di Libri è stato molto positivo dato che si sono raggiunti i centomila ingressi.

L’epico Centurio non è mancato all’appuntamento e ha fatto bella mostra di se al bellissimo stand Newton Compton dove l’autore ha incontrato le collaboratrici che lavorano duro dietro le quinte per commercializzare il libro.

Ci vediamo il prossimo anno Milano, con altre storie da raccontare e persone strepitose da incontrare.

18 Feb

CENTURIO CONQUISTA GALLIGNANO

Bellissima giornata a Gallignano, in provincia di Cremona, dove si è tenuta il 17 febbraio la prima presentazione di Centurio del 2018. E’ stata una grandissima emozione rivedere i posti dove ho vissuto alcuni dei momenti più belli della mia infanzia ed è stato altrettanto emozionante rivedere amici e parenti riuniti insieme ad ascoltare il mio lungo viaggio nella Storia.

Grazie di cuore al mio caro cugino Dante Duranti che si è prestato per l’organizzazione di questo incontro, è stato un successo e poi, mi ha fatto guidare il trattore!!!

Gallignano diventerà tappa fissa per i futuri incontri, è una promessa.