15 Dic

UNA SERA DI DICEMBRE A BODIO LOMNAGO

15 dicembre, ultima serata di Centurio del 2017.

Si chiude in modo intimo e profondo questo strepitoso 2017  che ha visto il mio ritorno in Italia. Una serata con Angelo Guarracino, sempre presente nei momenti che contano e pochi ma appassionati spettatori in un meraviglioso paesino della Provincia di Varese immerso nella neve. Si avvicinano le feste e se ne sente l’atmosfera nella piccola biblioteca di Bodio Lomnago.

C’è tutto quello che deve esserci, calore, attenzione e voglia di parlare di quello che è stato, di quello che è e di quello che sarà. Mi sono meravigliato per le belle domande che mi ha posto la moderatrice della serata Roberta Lucato, che ha colto in pieno l’essenza di Centurio. Attraverso la nostra conversazione abbiamo ripercorso il racconto del libro che racchiude in realtà  dodici anni  della mia storia fino a questa serata  che ha chiuso  il 2017 con i suoi bellissimi ricordi, gettando solide basi per un 2018 all’altezza delle aspettative. Gennaio si avvicina, si apre una nuova e bellissima pagina di questa storia da scrivere insieme. Grazie a Roberta e al mio collega Fabio Fidanza che ha organizzato la serata e mi ha regalato questa bellissima esperienza.

13 Nov

11 NOVEMBRE 2017 – CENTURIO A COMO

Quello che per il lettore può essere una piacevole compagnia di qualche giorno o di qualche settimana, è in realtà per lo scrittore un pezzo di vita. Queste foto rappresentano un pezzo della mia vita, un libro e delle persone straordinarie che hanno reso questa serata un momento da ricordare per sempre. Grazie a tutti quelli che c’erano, eravate davvero in tanti ad applaudire il ritorno di un mio libro a Como.

Vi abbraccio tutti.

29 Ott

CENTURIO READERS’ OPINION

I messaggi dei lettori di CENTURIO

Che libro …..che storia ….che finale ragazzi, e bello ed emozionante è dir poco.
Confesso che lo ho praticamente divorato anche se le ultime 100 pagine le ho gustate una x una. Max hai fatto un capolavoro.
Anche se ho come la sensazione che c’è qualcosa di diverso in confronto ai altri capolavori che hai fatto ….io ho questa sensazione magari sbaglio però Centurio è nato da mesi e mesi di ricerca, di lavoro, di sudore, stress, nervosismo, gioia, emozioni vere e sincere che uniscono uomini donne in una sola avventura della quale tu Max riesci sempre a farmi partecipe.
Semplicemente grazie. Grazie di aver issato anni orsono la tua aquila e di avermi arruolato con te. Semper Fidelis – Remo Fioravanti – 10 novembre 2017


Ciao Massimiliano Colombo
Non ho ancora finito Centurio, manca ormai poco, io mi immedesimo sempre quando leggo i tuoi romanzi nel personaggio principale e i tuoi scritti si trasformano in immagini nella mia mente come se stessi vedendo un film, e mi trovassi in quelle situazioni…
Da “soldato” una delle scene più emozionti è il primo contatto col nemico anche se solo in un incubo…
Sei una recluta ti sei preparato per mesi, ora compare davanti a te il nemico, le tue paure prendono forma, ora è lì davanti a te dietro allo scudo a un passo,lo hai aspettato da tempo, sopra i loro scudi il toro che incorna la lupa, i veterani italici della guerra sociale…caspita un immagine fantastica, la potenza solo dell effige che mette timore e rispetto, la forza di un simbolo…
E tu che rest
i lì …
Immagine stupenda!!!
E siamo solo all inizio del romanzo!
Libro stupendo si sente forte il legame che unisce gli uomini tra loro, fratelli in arme, che va al di là della gloria e dell onore, della vittoria o sconfitta…
Non mollare mai! Chi temiamo? Giuliano Chigorno -13 novembre 2017


Buongiorno Massimiliano, sono Gianluca Scoderoni di Roma , ho portato L’Aquilifero a Tongeren…ho appena finito di leggere Centurio, farti i complimenti è ormai inutile, ancora una storia avvincente , brillante, ricca di passione, di emozioni , di valori da condividere e da seguire…….bravo, ancora una volta sei riuscito ad emozionarmi……grazie per quello che scrivi e per come lo scrivi, immergersi tra le righe tra le storie e tra i personaggi per un breve momento mi fa dimenticare il mondo in cui viviamo e per un attimo mi fa camminare insieme ad ” una razza di giganti “…..
Oggi andrò a far ribattere il tatuaggio dell’Aquilifero da un mio amico che credo tu conosca, Stefano Massaro di Roma, credo sia stato in Brigata nel tuo stesso periodo, beh il tatuaggio me lo ha fatto lui nel 2006, appena finito di leggere il tuo primo romanzo….
Aspettando di leggere il tuo prossimo scritto ti saluto.
Gianluca – 7 novembre 2017


Ciao! ho finito Centurio!!! L’ho trovato un libro “denso” che non scivola via, ti rimane attaccato… la lettura ha richiesto tempo e concentrazione perché ogni frase o avvenimento ha un suo risvolto nel proseguo della storia… e pur avendolo finito sta continuando a svolgersi nella mia testa, perché il punto di vista finale, dà una nuova prospettiva agli eventi iniziali, adesso che conosco la formazione di Emilio mi sento come il vecchio saggio che ha avuto esperienza della vita e trova un senso in ogni azione, parola, avvenimento… un romanzo storico eccezionale, ma ancor più un romanzo di formazione che fa riflettere e emozionare… Grazie e… adesso mi manca solo la dedica dell’autore. Maria Grazia – 29 ottobre 2017


Ciao, sto’ leggendo il romanzo “Centurio” e volevo farti i complimenti perchè è scritto benissimo ed è una bella storia; forse sbaglio ma il tuo stile mi ricorda la narrativa di Bernard Cornwell nel ciclo di “Sharpe”, però ambientato in un periodo storico molto più interessante! Mario Rivolta – 28 ottobre 2017


Ho sfruttato i miei momenti d’insonnia qui in ospedale per leggere la tua ultima opera e proprio in questo momento ho terminato la lettura….bellissime sensazioni e un plauso a te che riesci a inserire il lettore, almeno nel mio caso, nella storia a fianco dei protagonisti…. certo l’aquilifer è quello che mi è rimasto indelebile nella memoria e che mi ha coinvolto emotivamemte…ma Centurio non è da meno…grazie per le sensazioni che mi hai fatto vivere…e spero che prima o poi ci si potrà incontrare personalmente e conoscerci. Stefano Ferrari – 25 ottobre 2017


Ho appena terminato la lettura di “Centurio”. Finalmente sei tornato Massimiliano! Mi hai fatto tornare indietro, nel tempo. Emilio, Valerio, Mecenate, Sertorio…ti fanno avere voglia di far parte di quella schiera di grandi uomini che hanno cambiato il Mondo. “I legionari non muoiono invano ragazzo, rimangono nei ranghi, nel posto a loro assegnato, per l’eternità.” E dopo Centurio, apprezzerete ancora di più il Grande capolavoro che mi ha stregato: La Legione degli immortali. Alberto Cadorna – 25 ottobre 2017

 

 

 

 

 

26 Ott

CENTURIO REVIEW PARTY – IL MONDO DI SOPRA

Ci sono romanzi che aprono le porte del passato, che frantumano la barriera che divide il nostro tempo da loro, riportandoci lì, con la polvere della strada negli occhi, tra le urla dei soldati e tra il bisogno di vivere il giorno come se fosse l’ultimo. Benvenuti nel Review Party di Centurio, cari lettori, attenti a non farvi accapponare la pelle.

 Da sempre, ho un debole per i romanzi storici, per quei romanzi capaci di raccontare il passato con la stessa forza in cui viviamo il presente. Centurio non è un romanzo che leggi e riponi in un cassetto, Centurio si vive, come se quella recluta fossimo noi, come se tra quelle urla ci fosse la nostra voce. Il passato che Massimiliano Colombo ci presenta, è fatto di forza, di carriera politica, di violenza e di guerra, un passato dove anche l’amore conta, ma scivola giù tra le dita di una mano.
Il romanzo si apre nel 80 a.c dove il freddo ti entra nelle ossa e non basta un mantello a coprire un corpo. Emilio è un ragazzo di diciassette anni e a quei tempi, alla sua età si è già uomo, si sa utilizzare l’arma e difendersi. Emilio è goffo nei movimenti, ci prova ad essere l’ombra di un padre legionario, è per questo che da qualche mese è arruolato in quella che diventerà una grande guerra. Se prima solo pochi venivano eletti nell’esercito, con la nuova riforma dell’esercito di Gaio, la situazione cambia, l’esercito è aperto a tutti, chiunque poteva dar valore al proprio animo, al proprio orgoglio per un futuro diverso: ricompense e donne.

Pagina dopo pagina Emilio si ritrova a combattere contro il suo stesso animo e le sue paure. Siamo di fronte ad un ragazzino che deve diventare ancora  uomo e i suoi compagni lo sanno, è per questo che lo provocano, diventando quasi una mascotte di distrazione, un giochino da manovrare.
L’autore entra in un contesto pesante, quasi umiliante, da una parte saremo quasi tentati a proteggere quel ragazzo, ad incitarlo ad andare via, ad allontanarsi e lasciar l’azione ai veri uomini, dall’altra parte capiamo invece il bisogno di spronarlo, di urlargli dietro di tutto, di lanciargli anche una pietra per vederlo forte e coraggioso come tutti gli uomini dovrebbero essere.

L’ambiente che l’autore descrive, i dettagli così minuziosi ed evocativi, ci portano ad immaginare ogni scena, a guardare il mondo con gli stessi occhi del protagonista con cui stiamo leggendo. La narrazione cruda e schietta, la ricerca accurata di ogni dettaglio, ci porta a leggere il romanzo dalla prima all’ultima pagina, fermandoci solo per riprendere fiato. Nonostante Centurio sembri a primo impatto un romanzo solo di guerra e strategie, in realtà l’interno è veramente vasto. Centurio non è solo forza bruta e massacro di uomini, ma è completamente un percorso di vita, trovando addirittura pagine dove l’amore e la passione sono dominanti.

Con i romanzi storici sulla vita di Roma e sui suoi guerrieri ne siamo saturi, lo stesso vale anche per i film cinematografici, eppure l’autore ci fa vivere una nuova esperienza, non cadendo mai nel banale con un qualcosa di già visto. Con ogni termine accurato e ricercato, Massimiliano Colombo ci conduce tra sangue e polvere, in un’avventura pericolosa che rischia la vita di ogni uomo che si cela tra le pagine. I personaggi del romanzo sono davvero tanti, un misto tra realtà e immaginazione, ciò nonostante ci sembrerà in ogni discorso, di esserne al loro fianco. Il linguaggio così forbito è un qualcosa di meraviglioso, che ci dona la sensazione di antichità e di vissuto.

Essendo quasi un percorso formativo, la storia di un ragazzo che diventa uomo, a fine romanzo ci sembrerà di guardare indietro e di sentire il retrogusto amaro ancora in bocca. Il passato di Emilio, le vicende vissute, la mancanza, la perdita, l’orgoglio, la testa china, i pugni chiusi e gli antichi Dei, diventano le emozioni di un vaso Pandora che non vorremmo mai aprire, ma tenere per sempre al nostro interno.

Di grandi autori di romanzi storici ne abbiamo diversi, eppure Massimiliano Colombo sembra superarli tutti, creando il dubbio che le sue storie siano in realtà dettate da muse o divinità stesse. L’onore e l’eroismo del nostro protagonista entrano nella nostra pelle e a nulla servirà leggere altri libri, la storia di Centurio avrà così la meglio, con la voglia di rileggerlo ancora e ancora.
Massimiliano Colombo sembra prendere a pugni il nostro petto, spronando con la sua storia anche noi stessi, alla fine del libro sembra raccontarci di quanto ogni individuo non si debba arrendere, nonostante la polvere lo mangi vivo. Ci si rialza sempre e comunque.

Fino alla fine del romanzo, il nostro autore ci sorprende grazie non solo alle note create, ma alla cronologia dei personaggi, suddividendo tra quelli realmente esistiti con quelli fittizi. Un romanzo bello, una storia da quasi finale aperto, che sembra suggerirci che in realtà il nome di Emilio non finisce qui, che in realtà c’è altro da dire, da raccontare.

Il Mondo di Sopra 

24 Ott

RITORNO AL GRUPPO STORICO ROMANO

15 Ottobre 2017

È una data storica, è la prima presentazione di Centurio in Italia e segna un grande ritorno. Il ritorno di Massimiliano Colombo in Italia e il ritorno al Gruppo Storico Romano che da anni sostiene e propone collaborazioni all’autore fin dai tempi del Vessillo di Porpora.

È stato un momento indimenticabile, un incontro tra vecchi amici accumunati dalla medesima passione, l’amore per la Storia di Roma.

Anche questa volta l’organizzazione proposta dal Gruppo Storico Romano è stata ineccepibile, senza lasciare niente al caso e anche questa volta è stata emozione pura.

Un sentito ringraziamento quindi ad Andrea Buccolini e Giancarlo Carlone per l’accoglienza speciale che avete riservato a questo grande sogno.

Vi porto con me.

24 Ott

A CASA NEWTON COMPTON

Roma, 13 ottobre 2017.

Si va a Roma a presentare Centurio ed è l’occasione per incontrare di persona chi ha creduto in questo libro. Angelo Guarracino e Colombo Massimiliano sono negli uffici di Newton Compton, l’editore che ha pubblicato l’ultima fatica dello scrittore.

Si è parlato di quello che è stato, di quello che è e di quello che sarà. Tanti progetti, tante idee, tanta passione e tanta intesa, non poteva esserci incontro migliore.

Un selfie all’uscita degli uffici per ricordare per sempre questo intusiasmante incontro. Siamo pronti, siamo carichi. Avanti così.

12 Mar

QUALE È IL MIGLIOR SCRITTORE DI ROMANZI STORICI CONTEMPORANEO?

Da un sondaggio del sito spagnolo 20 Minutos, che chiedeva di dare la propria preferenza al miglior autore contemporaneo di romanzi sull’antica Roma, i lettori hanno sostenuto con partecipazione i miei libri  spingendomi fino al 2° posto dietro al maestro per eccellenza  Santiago Posteguillo.

È un onore e una gioia essere li ed avere ottenuto tanti voti, grazie a tutti quelli che mi hanno votato e che continueranno a sostenermi, siete la gratifica di tanto lavoro. GRAZIE!!!

Continuate a votare ma soprattutto continuate a leggere.

12 Mar

CENTURIO IN ITALIA

La notizia è finalmente ufficiale: Meucci Agency, intermediaria fra la spagnola Ediciones B e l’italiana Newton & Compton ha pubblicato sul suo sito web la conferma dell’accordo per la cessione dei diritti di lingua italiana.

Si torna in Italia e si torna con la casa editrice in grado di dare maggiore visibilità ad un romanzo storico. Immortaliamo la pagina web di Meucci Agency nel giorno della pubblicazione della notizia.

Ad maiora Centurio, qui ti aspettano in tanti e io so che non li deluderai. Comincia la Campagna d’Italia!