30 Nov

ÚBEDA – SENZA PAROLE

Andalusia, 19 novembre 2016

È la prima volta che sono qui ed é un onore per me. Questo è un giorno estremamente emozionante per me. Non solo é la mia prima volta qui, ma é anche la prima volta che faccio una presentazione in spagnolo e … non so parlare la vostra lingua, quindi sono davvero senza parole… quello che vi sto dicendo l’ho imparato a memoria e sono sicuro che fra poco comincerò a dimenticarmi dei pezzi e tutti voi vi metterete a ridere.

Con queste parole é iniziata la presentazione al Certamen Internacional de Novela Histórica “Ciudad de Úbeda” ed il contatto con il pubblico é arrivato intenso e sentito.

È stato un viaggio indimenticabile attraverso l’Andalusia in compagnia di quattro amici meravigliosi:  Angelo Guarracino, Andrea Giannetti, Maurizio Oleari e Geri D’Azzo. Abbiamo riso, scherzato, lavorato e abbiamo incontrato persone incredibili. La mia editor, Lucia Luengo e la blogger Pilar ….. ci hanno accompagnato insieme all’organizzatore, Pablo Lozano Antonelli e ai giornalisti  Javier Velasco Oliaga y David Yagü  tra le vie di questa città, patrimonio dell’Unesco. Ci siamo ritrovati tutti quanti a parlare una sola lingua. Quella della passione per la storia e la letteratura.

A presto Ubeda, mi hai lasciato senza parole.

Un ringraziamento particolare al mio collega Ricardo Bonilla per le sue lezioni di spagnolo, a Colum Rozas del blog Sedetania y Pilar Alonso Márquez per le traduzioni e la preziosa collaborazione e a Ignacio Páez Lorente del gruppo di ricostruzione storica Legio VII Gemina Cohors V Baetica per il suo intervento alla presentazione.

img_6885

img_7020

img_7017

img_6939

img_6938

img_6883

img_6881

img_6876

img_6874

img_6873

img_6868

img_6857

img_6855

img_6851

img_6848

img_6845

img_6841

img_6838

img_6833

img_6830

img_6807

img_6786

img_6772

img_6758

img_6748

img_6744

img_6737

img_3034

_mg_6565

_mg_6436

_mg_6408

_mg_6404

_mg_6379

_mg_6372

_mg_6371

_mg_6365

_mg_6357

_mg_6166

_mg_6160

_mg_6057

_mg_6010

_mg_5947

_mg_5927

_mg_5915

_mg_5850

 

05 Ott

L’AQUILIFERO TORNA AD ATUATUCA

Con grandissima sorpresa ricevo questo mail da Gianluca Scoderoni,  conosciuto a Roma nell’ottobre del 2011, alla presentazione de “Il Vessillo di porpora”, organizzata dall’Associazione Culturale Gruppo Storico Romano nella strepitosa sede di Via Appia Antica. Uno di quei giorni che non si possono dimenticare.

Gianluca ha fatto la scorsa estate un viaggio in Alsazia e in Belgio, fermandosi proprio a  Tongeren, una piccola città nella provincia fiamminga del Limburgo belga, lungo il fiume Geer. È la più antica città del Belgio, sorta come centro degli Atuatuci nella Gallia Belgica, passata poi ai Tungri e menzionata da Cesare col nome di Atuatuca Tungorum.

Dopo la proclamazione di indipendenza del Belgio nel 1866, venne eretta al centro della città, la statua di Ambiorige, una delle più famose e importanti figure della storia belga. È stato proprio Ambiorige a rendere tristemente famosa Atuatuca, annientando con l’inganno  novemila legionari romani da poco arruolati nel nord Italia insieme ad un numero imprecisato di ausiliari e cavalieri spagnoli.

Quella vicenda mi ha talmente colpito da cambiare la mia vita, perché ho voluto provare a narrare i terribili fatti di quei giorni ed é nato “L’Aquilifero” che poi é diventato cinque anni dopo, “La legione degli immortali”.

Gianluca ha voluto portare con sé la copia del libro originale proprio ad Atuatuca, per esibirla fiero ai piedi del basamento della statua di Ambiorige che sono sicuro, ha tremato.

Sono sicuro che gli eroi di Atuatuca erano li tutti per te. Grazie Gianluca.

immagine-1923

dscn2849

dscn2865

 

dscn2863

dscn2864

dscn2866

 

28 Set

CENTURIO – LO STREPITOSO BOOKTRAILER

Quando si ha il talento di Angelo Guarracino basta una stanza buia, due faretti, una macchina da presa e una vecchia tunica. Ciack, si gira e il maestro trasforma in magia ogni dettaglio a sua disposizione. Non ci credete? Guardate qui cosa é stato capace di fare.

25 Set

CENTURIO ARRIVA IN SPAGNA, IL SUO AUTORE CI PARLA DELL’OPERA SU SEDETANIA

Sarà presto in vendita in Spagna lultimo libro di Massimiliano Colombo: Centurio”, un romanzo ambientato in Hispania e pubblicato da edizioni B. E’ il suo quarto libro tradotto allo spagnolo.

Sedetania (S).- In quali lingue sono stati tradotti finora i tuoi libri e come è nata la prima traduzione allo spagnolo?

Al momento i miei libri sono disponibili in italiano e spagnolo. Il mio arrivo nel mercato di lingua spagnola risale al 2012, quando chiesi al mio editore italiano di allora di partecipare alla Fiera internazionale del libro di Francoforte per proporre i miei lavori ad alcuni scout internazionali. Due mesi dopo mi comunicarono che Ediciones B era interessata ai miei libri per distribuirli nel mondo di lingua spagnola e questa é stata la mia fortuna. Perché non basta solo scrivere bei libri, ci vuole un editore in grado di supportarti e distribuirti, ed Ediciones B ha uno staff di persone meravigliose, sempre pronte ad ascoltare, proporre, suggerire e costruire.

S.– Quando e per quale motivo hai deciso di scrivere il tuo primo romanzo sul mondo antico? 

L’idea di scrivere un romanzo nasce in modo del tutto casuale nel 2002. A quel tempo il mio hobby era quello di dipingere i soldatini, che nel mondo degli addetti ai lavori si chiamano “figurini storici” perché vi garantisco che oggi quelle miniature sono autentiche sculture, pezzi artistici unici nel loro genere. 

Per dipingere questi  figurini cercavo, per quanto possibile, di entrare nella parte” del personaggio che stavo realizzando, studiandone il contesto storico. Quindi leggevo molta documentazione e libri del periodo del figurino che stavo realizzando

Dipingendo il busto di un aquilifero romano ho ripreso in mano il De Bello Gallico e ne sono rimasto affascinato. Dopo aver finito il libro sono passato ad un romanzo storico, il cui titolo non vi dirò nemmeno sotto tortura, quello che però vi posso dire era che era davvero un libro deludente. Conteneva gesta  eroiche da supereroe davvero improbabili che si svolgevano in un contesto storico dell’antica Roma che sembrava il Far West. Mi sono chiesto perché inventare una simile storia quando sarebbe bastato romanzare un fatto reale del De Bello gallico per avere trama straordinaria ed emozionante al tempo stesso.

Ho pensato, se questo é un romanzo storico, allora lo so scrivere anche io. Così ho acceso il computer, aperto un file che ho intitolato “Ci provo, e seguendo passo dopo passo il De Bello Gallico, ho scritto La legione degli Immortali.

S.- Nelle tue storie,  che peso concedi alla storia e quale alla fantasia?

L’idea iniziale della stesura di un libro parte da un fatto storico realmente accaduto al quale si affiancano uno o più personaggi inventati. Possiamo dire che nei primi momenti la fantasia é davvero minima perché cerco di recuperare quanto più materiale possibile riguardo agli avvenimenti realmente accaduti. Poche righe di un autore latino di duemila anni fa possono fornire grandi idee e materiale sul quale creare storie meravigliose e personaggi incredibili. Un nome, un ritrovamento, una incisione funeraria, un oggetto, ed ecco che il passato torna a noi carico di mistero e magia. Tutte queste realtà interpretate con una forte dose di immaginazione creano una sorta di alchimia che trasforma i dati storici in espressioni, volti, che dalloblio dei secoli tornano ad essere emozione e quindi vita. Ma per fare questo ci vuole una buona dose di fantasia. 

S.- Che cosa ha di speciale Centurio”? Ci spiega la vita di un traditore a Roma? 

Centurio ha molte cose speciali. la sua prima particolarità é quella di essere la storia di Caio Emilio Rufo, il centurione tanto amato da tutti nella Legione degli Immortali. In questa storia Rufo é però non é il primipilo che conosciamo, ma un giovane ragazzo di diciassette anni appena arruolato nelle legioni di Silla durante la guerra civile dell’80 a.C.

Questa é la seconda particolarità, una guerra che Roma combatte contro Roma lontana da Roma. Lassolata Spagna, popolata di genti fiere e bellicose é il campo di battaglia e per distruggere se stessa Roma mette in campo i suoi migliori generali, che si combattono senza esclusione di colpi. I legionari e i generali conoscono i loro avversari e per la mancanza di organico spesso i prigionieri vengono costretti a combattere tra i ranghi dei vincitori. È il terreno ideale per alleanze segrete, sicari, spie, informatori, falsi commercianti, tanto é vero che questa guerra sarà risolta più con i coltelli che con le spade

La terza particolarità é Quinto Sertorio, il “traditore di Roma”, come lo definisci tu.  Pensa che Teodoro Mommsen, nella sua Storia di Roma”, definisce lo stesso personaggio come uno dei più grandi uomini, forse il più grande, che Roma abbia mai prodotto. Plutarco nelle sue Vite Parallele”,  lo dipinge come un uomo straordinario e magnanimo, condannato da un destino crudele e ingiusto. Io, studiandolo e cercando di trasporlo in questo libro con la mia immaginazione, mi sono trovato davanti ad un personaggio geniale, coraggioso, ma anche scaltro e opportunista

La quarta particolarità é che il racconto si svolge intorno alla lettura di un diario ritrovato in una cassa e non si capisce subito il rapporto tra chi sta leggendo il diario e chi lo ha scritto. Quello che si capisce é il messaggio e i valori che lascia questa storia, questo libro ha conquistato me per primo scrivendolo e sono convinto che i lettori avranno da questo romanzo ciò che vogliono, ma non nel modo in cui se lo aspettano!

S.- Ci sarà la presentazione del libro in Spagna?

Sicuramente, ma ancora non so dirti dove e quando. Ti confermo però la mia presenza al Certamen Internacional de Novela HIstórica  “Ciudad de Úbeda” per il 18-20 novembre 2016. Non vedo l’ora di vedere questa bellissima città storica ed incontrare nuovamente Pablo Lozano Antonelli che ho conosciuto alla Fiera del libro di Madrid dello scorso giugno con il suo gruppo di rievocazione storica della Roma Repubblicana e che mi ha voluto a questa importante manifestazione.

S.- Secondo te:  Il popolo europeo e’ interessato dalla storia del mondo antico? Credi che le rievocazioni storiche siano importanti per aumentare tale interesse?

Penso che il popolo europeo sia interessato alla storia antica solo in minima parte e dovrebbe esserlo di più. Abbiamo un patrimonio culturale alle nostre spalle che ci insegna ciò che ha valore nellesistenza di un uomo, ciò per cui vale la pena di vivere o morire. Guardando quello che siamo stati possiamo dare un significato alla giustizia, all’onore e alla verità, non farebbe male in un’epoca come la nostra di cinismo morale ed etico e di una grande confusione dei valori.  Ti cito un brano tratto da “Devotio” il mio ultimo libro che ho appena finito di scrivere: La virtù si trova molto in alto, ma è accessibile se uno vuole e fortunatamente, nella moltitudine, alcuni uomini riescono a rendere la propria vita esemplare per il beneficio di tutti. Allora il loro esempio di vita diventa eredità di molti perché la loro esistenza ha migliorato quella degli altri. Ciò che hanno compiuto in vita sopravvive alla morte rendendoli eterni. Abbiamo il dovere morale di ampliare il patrimonio ricevuto da questi uomini per passare la loro eredità ai posteri. Questi uomini vanno rispettati e venerati come dèi. Questi uomini non possono morire una seconda volta. Le loro statue devono adornare le strade come sprone morale e lanniversario della loro nascita va celebrato con solennità. Davanti a loro scopriamoci il capo, perché finché sul Campo di Marte continueranno e radunarsi uomini liberi, il loro sacrificio non sarà stato vano. L’uomo é morto, ciò che ha fatto resti in eterno e l’umanità tutta ne tragga esempio”.

Eppure oggi molta più gente é in grado di dirti chi é Iron Man e non chi é stato Ottaviano Augusto. I rievocatori e le rievocazioni storiche avvicinano la gente al nostro passato. Osservando dal vivo queste rappresentazioni possiamo recuperare un po’ di quello che siamo stati e rivivere la storia attraverso una esperienza coinvolgente, quindi confido che ci siano sempre più gruppi di appassionati di rievocazione storica.

S.- Qual è stato il libro sulla storia di Roma che ti ha colpito di più

La scrittura dei libri porta via quasi tutto il tempo che vorrei dedicare alla lettura ad eccezione delle opere che mi servono alla ricerca per la redazione dei miei racconti. In vacanza però mi concedo qualche buon libro, anche per vedere cosa e come scrivono i grandi scrittori e alcuni di questi racconti hanno lasciato un segno in me. Se devo sceglierne uno solo, non posso che dirti Giuliano, di Gore Vidal. 

Pensa é stato pubblicato per la prima volta nel 1964 e racconta la vita privata e politica di Claudio Flavio Giuliano, l’imperatore romano del quarto secolo, che durante i brevi anni del suo regno tentò di soffocare la diffusione del cristianesimo e di restaurare il culto degli dei, passando per questo motivo alla storia con l’appellativo di “Apostata”. La genialità di questo racconto sta nel fatto che la storia si svolge diciassette anni dopo la morte di Giuliano ed è raccontata tramite uno scambio di lettere tra due dei suoi amici filosofi che gli erano stati vicini quando egli era in vita.  Da quelle lettere, da quelle parole, ad un tratto emerge Giuliano, che racconta di se stesso dopo la sua morte, frapponendosi tra i due e commentando la sua vita in modo ironico.

La capacità di Vidal sta nel spiegare concetti complessi in poche righe, con un equilibrio perfetto di veridicità storica e interpretazione. Davvero un gran romanzo, senza dubbio il migliore che abbia mai letto. 

S.- Se potessi tornare indietro nel tempo, dove andresti e cosa cambieresti della storia di Roma?

Tornerei al caldo torrido del 26 giugno de 363 d.C. e raggiungerei la colonna di cavalieri che ha lasciato da poco Maranga, in  in Frigia per dirigersi verso settentrione. Mi infilerei in mezzo ai protectores dell’imperatore Claudio Flavio Giuliano coprendo il suo fianco e devierei quella maledetta lancia che ci ha portato via una delle menti più illuminate che siano mai esistite.  La sua morteprematura ha interrotto la riforma dello stato  e quella religiosa che egli aveva iniziato, ponendo fine al sogno della cultura romana che aveva riunito  milioni di persone di diverse etnie dal Vallo di Adriano al corso dellEufrate

Non so se il mondo sarebbe cambiato, ma mi piace pensare che se avesse regnato trent’anni invece che tre, forse l’umanità non sarebbe caduta nel vortice di fanatismo e intolleranza dei successivi mille anni, facendo piombare luomo in un’era di decadenza e oscurantismo senza pari. 

23 Set

CENTURIO CONQUISTA PRIMA ANCORA DELLA SUA USCITA

Dal competente Blog spagnolo Historia o Leyenda arrivano le prime impressioni di Centurio e sono quanto mai di buon auspicio. Ecco qui parte della recensione pubblicata pochi giorni prima della pubblicazione del libro. Saltiamo la trama, ma mettiamo tutto il resto:

“Quanto amo fare la recensione di un buon romanzo, semplifica notevolmente tutto. Questo è il caso di “Centurio” Massimiliano Colombo.

“Centurio” è il prequel di “La Legione degli immortali” e racconta di quando Caio Emilio Rufo ha iniziato a servire sotto le aquile e le mie impressioni sul romanzo sono: I love it! E non solo perché l’argomento tratta Sertorio e la trama si sviluppa in Spagna, ma perchè l’atmosfera, la documentazione, la personalità di Sertorio si adattano perfettamente nel libro.

Ho letto le altre opere di Massimiliano Colombo, alcune mi sono piaciute più di altre ovviamente. Ma quello che ho notato nello scrittore è la sua evoluzione che lo ha portato, nel tempo, a scrivere  grandi romanzi come “Draco” e “Centurio” (per me, i due migliori suoi libri). Massimiliano dimostra di essere versatile e con grande gusto per la narrazione.

La sua conoscenza dell’epoca è messa in evidenza in ogni pagina e si nota che Massimiliano ha studiato a fondo i personaggi storici nella trama. Quindi, sì, vi consiglio di leggere questo meraviglioso romanzo e godervi il viaggio Emilio Caio Rufo, un uomo buono in un momento difficile.”

Gracias Rober por la reseña – Historia o Leyenda

IMG_3637

15 Set

TODO LITERATURA – CENTURIO

La primissima recensione su Centurio arriva da Todo Literatura un mese prima dell’uscita del libro e non posso che esserne fiero. Ne riporto i passi più significativi ringraziando fin d’ora il curatore Javier Velasco Oliaga:

“Centurio” è il quarto romanzo dello scrittore italiano Massimiliano Colombo. Il romanzo è ambientato negli anni ’80. a.C. quando il giovane Caio Emilio Rufo ha diciassette anni e si arruola come legionario seguendo le orme di suo padre morto in battaglia. Il destino lo porta in Spagna dove tra le legioni fedeli a Roma che combattono il ribelle Sertorio noto come il nuovo Annibale.

Il romanzo è il prequel di “La Legione degli immortali”, il primo romanzo pubblicato Colombo. Tale è stato il successo di questo personaggio in quel libro che l’autore non ha potuto resistere alla tentazione di scrivere degli inizi della carriera del famoso centurione Caio Emilio Rufo  e della sua vita tortuosa e vibrante. Ora, siamo abituati a tanti prequel, sequel ma in questo caso l’autore di Bergamo non è solo riuscito a mantenere la qualità dei suoi primi lavori, ma l’ha superata dimostrando di saper scrivere sempre in maniera sempre più efficace e profonda.

Massimiliano Colombo non è uno scrittore a tempo pieno, divide il suo tempo tra il lavoro in banca, la sua famiglia e la scrittura. Scrive nelle pause pranzo, sul treno che lo  porta a casa a Como e nei fine settimana, rubando il tempo al sonno e al riposo. Tuttavia, a leggere quello che scrive, nessuno direbbe che non è un professionista del mestiere.

Il libro è pieno di strategie militari dell’epoca e le battaglie narrate sono piene di dettagli insoliti e mai noiosi, anzi, al contrario gli scontri combattuti da Sertorio sono descritti con un  rigore storico che risulta piacevole e intrigante da leggere.   

Ma la bellezza del libro non è solo in quelle descrizioni. La storia ha molti più elementi e racconta di una bella e struggente storia d’amore adolescenziale unita alla storia di crescita del protagonista. L’accuratezza con cui viene raccontata la sua formazione,  il suo rapporto con amici nemici, portano il lettore a schierarsi per questo giovane legionario che deve sopportare gli insulti e umiliazioni del suo centurione.

Per raccontare la storia, Massimiliano Colombo, usa un narratore onnisciente che rimane in ogni momento accanto a Emilio. Utilizza anche la prima persona nelle lettere che il suo centurione Ursiano manda sua madre e che da un certo momento viene sostituito da pensieri di Lavinia, la prediletta di Emilio. Queste lettere ci danno una dimensione diversa della storia, un contrappunto agli eventi descritti modo onnisciente, guardando in una dimensione personale i motivi delle azioni dei protagonisti.

Massimiliano Colombo è un grande conoscitore della storia di Roma e delle sue tattiche militari, cosa che si riflette in tutto il romanzo, ma è anche e soprattutto un grande narratore della condizione umana. Influenzato dal pensiero greco, l’autore mostra il lato umano e quello più disumano nel mondo: la crudeltà della guerra.

Siamo quindi di fronte ad un romanzo che ti afferra dalle prime pagine. Profondamente umano, spietato e crudele, in cui nemmeno il protagonista stesso si salva. Colombo ha seguito rigorosamente fatti storici, ma adorna la sua storia con numerosi personaggi di fantasia che hanno lo scopo di portare il lettore a godere di un romanzo appassionante.

Un altro sicuro successo di questa grande conoscitore della storia militare di Roma.

Javier Velasco Oliaga – Todo Literatura

IMG_3655

19 Lug

CENTURIO

19 luglio 2016 – Ediciones B annuncia per il prossimo mese di settembre la pubblicazione di Centurio, l’ultimo romanzo di Massimiliano Colombo, prequel della Legione degli Immortali.

81 a.C. Caio Emilio Rufo ha diciassette anni e da quattro mesi è arruolato tra i legionari di Silla che si apprestano a combattere la guerra fratricida di Roma in Spagna.

Dalle vette innevate dei Pirenei alle battaglie navali al largo delle coste dell’Africa, Caio Emilio si addestra a combattere le legioni del più astuto e acerrimo nemico di Roma del momento, uno dei più grandi comandanti di tutti i tempi: Quinto Sertorio, parente e generale fedele di Caio Mario.

Nell’assolata Spagna romana, popolata da genti fiere e bellicose, Emilio affronta le prove che questa odiosa guerra gli impone tra guardie, scorte, battaglie, assassinii, tradimenti e agguati. Subisce le angherie del suo spietato centurione e in cuor suo riconosce il valore dei nemici che sta combattendo. Lotta coraggiosamente, obbedisce, arranca, sogna, osa, vive un amore più grande della guerra, piange un amico caduto e perde tutto.

Schiacciato dalla sorte avversa, senza più nulla in cui sperare, Caio Rufo attraversa il mare fino ad arrivare nei roventi deserti della Mauritania e li, con la faccia sporca di polvere e sudore, la gola riarsa e la pelle scottata dal sole, incontra il nemico che era stato addestrato a uccidere.

Così, come il fuoco modella il ferro, Emilio capisce che il destino che l’ha condotto fino a li, altro non ha fatto che renderlo sempre più forte, tanto forte da fargli intraprendere un nuovo viaggio, che lo condurrà tra le file degli immortali.
I critici hanno detto in precedenti lavori:

“Un romanzo storico scritto con il rigore di chi conosce il mestiere delle armi.”
Tiempo

“Non è un solo romanzo storico, è azione, avventura, romanticismo, intrighi e omicidi “.
Anika entre libros

“L’autore crea una magnifica atmosfera. Le descrizioni della vita quotidiana, i costumi, i vestiti, i pasti … sono favolosi. ”
La historia en mis libros

“Get immergerci nei cuori e nelle anime dei Legionari che stelle nel romanzo.”
Revista Kritica

“Veloce epica storia di onore”.
El placer de la lectura
Schermata 2016-07-31 alle 10.35.36 3

Schermata 2016-07-31 alle 10.35.36 2

15 Giu

FLM – FIERA DEL LIBRO DI MADRID

Sembra incredibile pensare che un’idea iniziata tanti anni fa continui a dare frutti e soddisfazioni ma è proprio così. I miei libri mi hanno fatto conoscere gente straordinaria e dato l’opportunità di vedere posti meravigliosi.

Questa volta è toccato alla Fiera del libro di Madrid, dove sono stato accolto dall’entusiasmo dello staff di Ediciones B, capeggiato da una editor fantastica, Lucia Luengo, con la quale ho parlato a lungo del passato e del futuro.

Il giorno successivo alla fiera le emozioni sono continuate con i il responsabile di FNAC Libros e i bloggers di “La historia en mis libros”,  “Locura de libros”, “Historia o Legenda” e “Todoliteratura”che ho potuto finalmente conoscere di persona dopo aver letto nel corso degli ultimi due anni, le loro ottime recensioni  dei miei lavori.

E poi, la scorta di un gruppo lungo tutto il viale della fiera, di legionari repubblicani del Certamen Internacional de Novela Histórica Ciudad de Úbeda,

comandati da un Centurio di eccezione, il vulcanico Pablo Lozano Antonelli, organizzatore di festival letterari e del cinema, arrivato per l’occasione dalla città di Úbeda.

Uno speciale ringraziamento anche a Marco Almansa Fernandez per la sua partecipazione con una rappresentanza della Legio XIIII GMV di Madrid.

Mi porto nel cuore Madrid e tutti voi.

13412867_10208040215461871_6591158574363650081_nCk_BF2XWEAA-omT.jpg-largeCklDCWtW0AAUSM_.jpg-largeIMG_1147 IMG_3971 IMG_3643 IMG_3637 IMG_3623 IMG_3614 IMG_3951 IMG_3910 IMG_3904 IMG_3841 IMG_3800 IMG_1203 IMG_1200 IMG_3985 IMG_3967 IMG_3964 IMG_3782 IMG_3714 IMG_3675 IMG_3655 IMG_3651CkvCKn3WEAAGwqH.jpg-large

 

30 Mar

LA COPERTINA DI CENTURIO

28 marzo 2016 – anche per il nuovo libro in uscita in Spagna nel prossimo mese di settembre continua la collaborazione con l’amico Angelo Guarracino.

Una fresca serata di marzo, una lorica, un elmo, due proiettori, una macchina del fumo e un fotografo fuoriclasse. L’intento è quello di realizzare la copertina del prossimo libro edito in Spagna da Ediciones B. Ci riusciremo? Ditecelo voi…

_MG_2396

mg_0518

mg_0521

mg_0388

8_mg_0533_02-copia

centurio-6-gallery

centurio-5-gallery

centurio-4-gallery

centurio-3-gallery

centurio-2-gallery

centurio-1-gallery

04 Dic

DECADE

Il 5 dicembre 2015 é ricorso il decimo anniversario dell’uscita de L’Aquilifero, il libro che ha cambiato la mia vita.

Scritto con la sola regola della passione e dell’immaginazione, l’Aquilifero ha fatto emozionare e sognare migliaia di persone ed é andato lontano, attraversando le Alpi per raggiungere la Spagna e da li spiccare il volo attraverso l’oceano, per portare parte del nostro passato in Messico, Argentina, Uruguay, Venezuela, Cile, Perù.

Grazie alla sua magia sono stati scritti altri libri e sono stati fatti altri viaggi, tra alti e bassi di un decennio che non ha risparmiato lavoro, grandi emozioni e anche qualche pungente delusione. Del resto, questa é la vita, che non é solo ciò che facciamo o ciò che abbiamo, ma é anche quello che non abbiamo. È assenza, é mancanza é una forza che ci guida e ci frena tra delusioni, passioni, ispirazioni e soddisfazioni. È anche ciò che non abbiamo capito, é ciò che abbiamo provato ed é anche quello che non riusciamo più a provare.

Comunque sia andata, quello passato é stato per me un decennio eccezionale, che é stato celebrato nella suggestiva cornice della Caserma De Cristoforis di Como con le persone che hanno contribuito, nei più svariati modi, al battito di ali di questo sogno.

Per una sera, la frenesia della vita, che la rivoluzione tecnologica ha trasformato in una folle corsa, per portarci poi chissà dove, é stata fermata per rivivere insieme questi dieci anni, in una dimensione dove la percezione del tempo é svanita, portando la nostra mente a non misurare più i giorni, i mesi o gli anni, ma solo le emozioni.

Anche in questa occasione, come in tutte quelle importanti che hanno segnato il mio percorso, l’amico di sempre, Angelo Guarracino, ha voluto creare un video che ripercorresse simbolicamente i momenti e le riflessioni di questi dieci anni. Sue le immagini e il montaggio strepitoso di questa corsa, mio il testo e la voce narrante che vi condurrà in questo viaggio che é stato intrapreso sin dall’inizio con un unico bagaglio: la passione.

Grazie a tutti quelli che c’erano, a tutti quelli che avrebbero voluto esserci e a quelli che ci saranno, chissà quando, chissà dove.

Massimiliano Colombo

IMG_1793